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Sulla superficie cutanea è possibile che nascano delle neoformazioni che possono tendere ad accrescersi più o meno velocemente. Queste neoformazioni sono nella maggioranza benigne, ma in vari altri casi – tutt’altro che rari – anche maligne.
Le principali neoformazioni benigne che possiamo incontrare sono:
Cisti sebacea: ha l’aspetto di un piccolo nodulino, originato da una ghiandola sebacea, che occludendosi causa il ristagno del sebo al suo interno. In alcuni casi attraversa una fase intermedia di “comedone”, o punto nero. Il trattamento è chirurgico, ambulatoriale, in anestesia locale, e consiste nella asportazione completa della cisti, attraverso una incisione cutanea, per evitare che si riformi (recidiva). Le cisti sebacee vanno incontro a un lento accrescimento, tranne il caso in cui si verifichi una infezione della cisti, che ne causa invece un rapido ingrandimento, arrossamento e dolore. In questo caso, sarà necessario trattare la cisti con antibiotici e antinfiammatori, e in alcuni casi inciderla, per farla drenare, e solo successivamente effettuare l’intervento di asportazione.
Lipoma: è un tumore benigno, di forma rotondeggiante, che si sviluppa nel tessuto adiposo. Tende ad un lento accrescimento in modo del tutto indolore, tranne nei casi in cui compaia in aree delicate del corpo. Anche in questo caso è utile eseguirne l’asportazione, ad eccezione dei casi di persone molto anziane o con seri problemi di salute, che ne controindicano l’intervento, visto l’inesorabile accrescimento a cui vanno incontro.
Nevo sebaceo e dermico: è una neoformazione cutanea rilevata, benigna, a lento accrescimento. Non rappresentano un pericolo, ma spesso causano un disagio estetico. La loro asportazione chirurgica ne determina la completa eliminazione, con un esito cicatriziale normalmente poco importante o addirittura non visibile.
Le principali neoformazioni maligne che possiamo incontrare sono:
Epitelioma basocellulare (carcinoma basocellulare): sono rappresentati da neoformazioni cutanee a lento accrescimento, sotto forma di piccoli noduli superficiali, oppure piccole lesioni simil-cicatrici che lentamente si espandono, o crosticine che non tendono alla guarigione spontanea. Il trattamento è quasi sempre chirurgico, con interventi ambulatoriali, in anestesia locale, che porta generalmente alla completa guarigione. Possono esserci altre terapie, riservate a casi particolari, come l’uso di creme che stimolano le reazioni immmunitarie (imiquimod) o di terapie fotodinamiche (applicando una crema e esponendo l’area a una particolare luce rossa). E’ importante rimuovere gli epiteliomi basocellulari molto velocemente quando questi insorgono in aree “difficili” (vicino agli occhi, alla bocca, al naso, alle orecchie).
Epitelioma squamocellulare, o spinocellulare (carcinoma squamocellulare): sono rappresentati da neoformazioni cutanee a lento accrescimento, simili come aspetto ai carcinomi basocellulari, cioè dall’aspetto di crosticine, di una verruca o di un nodulo superficiale, con o senza ulcerazioni sanguinanti. Il trattamento è anche in questo caso quasi sempre chirurgico, con un intervento ambulatoriale, in anestesia locale, che porta generalmente alla completa guarigione. I carcinomi squamocellulari possono dare metastasi a distanza, soprattutto per lesioni di grandi dimensioni. Raramente sono possibili trattamenti non chirurgici.
Melanoma: rappresenta uno dei tumori più pericolosi della cute. Ha generalmente un aspetto simile a un neo, e può nascere sia sulla cute sana che su un neo preesistente. Il trattamento, anche nei casi di semplice sospetto, è costituito dalla asportazione (biopsia escissionale o incisionale) e dal successivo esame istologico del materiale asportato. Nel caso l’esame istologico confermi la diagnosi, saranno necessari altri trattamenti chirurgici (allargamento con o senza prelievo di linfonodo sentinella), controlli e terapie mediche.