La decisione di non utilizzare delle fotografie pre- e post-operatorie a corredo della descrizione degli interventi nasce da una precisa scelta, dettata dal rispetto nei confronti del paziente e del visitatore, potenziale futuro paziente, indipendentemente dall’autorizzazione rilasciata o dal potere o meno di riconoscere l’interessato. Ricordo inoltre che le leggi sulla privacy tutelano (o dovrebbero farlo) la diffusione di fotografie scattate prima e dopo l’intervento. Infine, rammento quanto sia semplice utilizzare sistemi software o trucchi fotografici per migliorare artificialmente i risultati postoperatori, quando addirittura non viene mostrata una parte del corpo di una paziente nel preoperatorio e la stessa parte, ovviamente migliore, di una diversa paziente nel post. Ritengo al contrario che una miglior comprensione dei possibili risultati, con l’ausilio di fotografie di casi reali debitamente commentati assieme al chirurgo, possano essere acquisiti solo durante la visita medica.